Un recente rapporto di JP Morgan stima la probabilità di una recessione al 40%, rispetto al 30% di inizio anno, e avverte che la politica degli Stati Uniti "si sta allontanando dalla crescita".

Dal canto suo, Mark Zandi, capo economista di Moody’s Analytics, ha aumentato il rischio di recessione dal 15% al 35% a causa dei dazi. All'inizio del 2025, le incertezze si accumulano, alimentando l'avversione al rischio nei mercati finanziari.

In questo contesto fragile, in cui emerge la minaccia di un rallentamento economico, è fondamentale per gli investitori anticipare gli scenari possibili e adeguare di conseguenza i propri portafogli azionari.

Numerose incertezze e indicatori economici da monitorare

Dopo un 2024 favorevole per i mercati finanziari statunitensi, con una crescita del 25% del Nasdaq 100 e dell'S&P 500 trainata dalle "Magnifiche 7" (+67%) e dall'entusiasmo per l'Intelligenza Artificiale, il 2025 potrebbe segnare un'inversione di tendenza?

Infatti, dall'inizio del nuovo anno e dall'insediamento del Presidente Trump, diverse incertezze sono emerse, alimentando timori di un significativo rallentamento economico. Inflazione, crescita economica, consumi delle famiglie, occupazione e politica monetaria sono sotto la lente degli investitori, con segnali di debolezza in aumento.

La guerra commerciale lanciata da Trump, che prevede un protezionismo rigoroso con dazi elevati verso i partner commerciali, non favorisce la riduzione dell'inflazione. Se la guerra commerciale dovesse intensificarsi, l'inflazione potrebbe accelerare, erodendo il potere d'acquisto delle famiglie e rendendo più difficile una ripresa dei mercati finanziari. Tuttavia, l'inflazione potrebbe essere controbilanciata da un rallentamento dell'economia statunitense

L’effetto dei dazi di Trump sul mercato statunitense
L’effetto dei dazi di Trump sul mercato statunitense

Le previsioni di crescita del PIL statunitense sono state riviste al ribasso dagli analisti; ad esempio, Goldman Sachs ha ridotto le stime dal 2,2% all'1,7% per il 2025. Di fatto, i consumatori riducono le spese, la produzione industriale rallenta e la fiducia delle aziende cala. I tassi di interesse rimangono elevati (4,50%), alimentando il timore di un rallentamento economico che potrebbe ripercuotersi sui mercati finanziari.

Le politiche monetarie delle banche centrali, in particolare della Fed e BCE, giocano un ruolo cruciale. Un allentamento monetario aumenterebbe la liquidità nel sistema finanziario e allevierebbe la pressione sugli asset rischiosi. Tuttavia, non sono attesi tagli dei tassi in questo trimestre, e la Fed si trova in una posizione delicata. Un taglio dei tassi troppo precoce rischierebbe di rilanciare l'inflazione, mentre un ritardo eccessivo potrebbe soffocare l'economia. Uno scenario di stagflazione (crescita debole e inflazione) rimane un eventualità concreta.

Per ora, gli investitori si aspettano uno o due tagli dei tassi quest'anno, ma con tante incertezze, è difficile stabilire com asattezza quando avverranno. La banca centrale probabilmente adotterà un approccio prudente "wait-and-see", in attesa dei nuovi dati economici.

Infine, le incertezze geopolitiche legate alla guerra in Ucraina e alle modalità della sua conclusione aggiungono un ulteriore livello di instabilità per gli investitori.

In questo contesto, i mercati statunitensi stanno subendo una correzione che fa temere un u'lteriore flessione. Il S&P 500 e il Nasdaq 100 sono recentemente scesi oltre il 10% dai massimi. Tesla ha perso il 50% del suo valore in 3 mesi, e la concentrazione delle "Magnifiche 7" rende gli indici vulnerabili. Tuttavia, questi indici rimangono in un trend rialzista a medio-lungo termine.

Questo contesto incerto potrebbe portare a periodi di volatilità. Azioni e obbligazioni potrebbero subire fluttuazioni in base alle notizie economiche o a decisioni politiche impreviste. Questa situazione offre opportunità per i trader attivi, ma per gli investitori a lungo termine, la migliore strategia rimane la diversificazione: non solo geografica, ma anche tra classi di asset, settori e stili d'investimento.

Come sempre, è meglio evitare di reagire in modo impulsivo  alle fluttuazioni a breve termine.

 Leggi anche: Vendere o conservare le azioni Tesla nel 2025?

Possibili scenari per il 2025

Scenario 1: Un marcato rallentamento economico

  • cause potenziali: stretta monetaria dovuta alla guerra commerciale, calo dei consumi, crisi finanziarie.
  • effetti sui mercati: calo delle azioni, aumento di obbligazioni e oro.
  • strategia consigliata: privilegiare settori difensivi (energia, sanità, beni di prima necessità, telecomunicazioni), banche, obbligazioni e diversificazione internazionale.

Scenario 2: Una ripresa economica si consolida

  • fattori chiave: tagli dei tassi, ripresa dei consumi, innovazioni tecnologiche.
  • effetti sui mercati: rally azionario, rinnovato interesse per le growth stock.
  • strategia consigliata: aumentare l'esposizione ad azioni, settori ciclici e titoli tecnologici.

Scenario 3: Mercati volatili e incerti

  • cause possibili: instabilità politica, inflazione persistente, crisi settoriali.
  • effetti: oscillazioni brusche tra rialzi e cali.
  • strategia consigliata: approccio bilanciato con diversificazione geografica (USA, Europa, mercati emergenti) e gestione attiva del rischio.

Quale strategia adottare per il tuo portafoglio?

Quale strategia adottare per il tuo portafoglio?

Adattare l'allocazione degli asset in base al rischio

  • portafoglio difensivo vs aggressivo
  • importanza della diversificazione settoriale e geografica
  • liquidità in periodi d'incertezza

Asset da privilegiare in base al contesto

  • azioni difensive (sanità, beni di prima necessità).
  • azioni europee "value" di qualità e sottovalutate
  • azioni del settore difesa e aerospaziale (Leonardo, Fincantieri, Rheinmetall…)
  • obbligazioni governative e corporate di alta qualità
  • benit rifugio (oro, liquidità)

Errori da evitare in periodi d'incertezza

  • vendere nel panico o comprare d'impulso.
  • trascurare la gestione del rischio e la diversificazione.
  • seguire le tendenze senza analisi.

Conclusione

Nel 2025, i mercati potrebbero oscillare tra una fase di ripresa e una fase di recessione, pertanto sàra necessario adottare un approccio flessibile. E prevalesse la ripresa, le azioni com crescita e i settori promettenti potrebbero avere un andamento positivo. In caso di rallentamento, gli asset difensivi come oro, le obbligazioni o i titoli rifugio offriranno maggiore protezione.

In ogni caso, la diversificazione del portafoglio e una rigorosa gestione del rischio rimangono le chiavi per navigare nell'incertezza economica. Monitorare gli indicatori macroeconomici, adeguare le posizioni alle decisioni delle banche centrali e restare vigili sulle tensioni geopolitiche è fondamentale per affrontare l'incertezza.

Infine, un approccio razionale e disciplinato è essenziale: evitare reazioni impulsive alla volatilità e affidarsi a strategie collaudate garantirà decisioni d'investimento più solide nel 2025.