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Le Medie Mobili

Per aiutare un trader nelle sue decisioni di acquisto e di vendita, esiste una miriade di indicatori tecnici e grafici. Le medie mobili sono le più semplici e le più basiche, ma molto efficaci.

Che cos’è una media mobile? 

Si tratta semplicemente di una tecnica di aggiustamento dei prezzi di borsa, di un attivo. Ciò consente di cancellare tutto il rumore, tutte le variazioni e la volatilità presente nel mercato, al fine di avere una visione più chiara della direzione del mercato. In effetti, le fluttuazioni sono costanti e a volte è difficile sapere esattamente dove andrà il prezzo. Da qui l'idea di fare una media dei prezzi su un dato periodo, e, ad ogni unità addizionale di tempo, di ricalcolare la media con i dati più recenti. Si tratta infatti di una media mobile. Il tutto viene sovrapposto sul grafico del mercato studiato.

Tipi di medie mobili

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SMA: Simple Moving Average (media mobile semplice)

Come suggerisce il nome si tratta di una media semplice dei periodi considerati. Se l'unità di tempo è di 10 giorni di trading, gli ultimi 10 valori noti (dell'apertura o della chiusura del mercato) saranno sommati e poi divisi per 10. Per ogni giorno in più si prenderanno gli ultimi 10 valori, e così si può formare una curva. Quindi dovremo aggiustare il mercato sui 10 giorni.

WMA: Weighted Moving Average (media mobile ponderata)

In questo caso, viene dato maggior peso ai valori recenti, in maniera lineare. Infatti, più il dato sarà vicino al giorno e allora attuale, maggiore sarà il suo peso. L'idea è quella di dire che i valori recenti sono più rilevanti e meglio riflettono il mercato rispetto ai dati "vecchi". Concretamente, se si prende un periodo di 5 giorni, il dato più lontano avrà un peso di 1, il seguente un peso di 2 fino a raggiungere il quinto giorno un peso di 5.

EMA: Exponential Moving Average (media mobile esponenziale)

Un po' come avviene con la media ponderata, la media esponenziale dà più peso ai dati recenti, e reagisce quindi più rapidamente ai movimenti di mercato. Differisce tuttavia nel metodo di calcolo. Innanzitutto, in un determinato periodo (ad esempio 10 giorni) viene calcolata la media mobile semplice. Questo è il punto di partenza. Il punto successivo è in realtà una media di questa media semplice e del valore di mercato più recente ponderato da un moltiplicatore, che dà quindi più peso all'ultimo valore noto. Il risultato dà così la prima media esponenziale. Questa sarà la base per il valore successivo. Ad ogni volta, viene utilizzata la media esponenziale precedente e viene attribuito lo stesso peso al valore più recente.

La domanda sorge spontanea: quale media utilizzare? In realtà non c'è una media meglio dell'altra. Tutto dipende dalla strategia. Le media mobili ponderate e esponenziali rimangono più incollate al mercato. In questo senso, sono più sensibili alle variazioni e possono essere più adattate a dei segnali di acquisto o di vendita. Tuttavia, per questo stesso scopo, è possibile utilizzare delle medie semplici con delle unità di tempo più piccole: infatti, più piccolo è il periodo utilizzato, più la media di mercato sarà vicina ai prezzi di mercato.

Come utilizzarle

Le medie mobili, sia che siano semplici, ponderate o esponenziali, possono essere utilizzate in vari modi.

Crossover

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In primo luogo, la strategia più semplice consiste nello scegliere una media mobile su un periodo definito (ad esempio 20 unità di tempo) e nell'individuare i momenti in cui i prezzi di mercato attraversano in aumento o in diminuzione questa media. Ciò prende il nome di crossover. Quando il mercato oltrepassa questa media mobile al ribasso, si tratta di un segnale di vendita. In rialzo, si tratta di un segnale di acquisto. 

Double crossover

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La tecnica precedente è soggetta a variazioni dei prezzi di mercato talvolta estreme, e dà così dei falsi segnali. Una soluzione è quella di utilizzare due medie mobili su alcuni periodi differenti: un periodo "rapido" (ad esempio 10 unità di tempo) e un periodo più "lento" (come 50 unità di tempo). Il principio è quello di identificare gli incroci rialzisti o ribassisti della media rapida in relazione alla media lenta. Ciò permette di confermare i segnali di ingresso e di uscita.

Supporti o resistenze

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Le medie mobili possono anche essere usate come supporti o resistenze. Si osserva che spesso il prezzo rimbalza in maniera molto precisa, ad esempio su talune medie nei periodi di 55 o 200 unità di tempo.

Limiti

Queste diverse strategie non funzionano sistematicamente. Nel caso di un mercato senza tendenza, per esempio, può essere che le medie mobili diano dei falsi segnali o dei segnali invertiti: quando pensiamo di dover acquistare, il mercato collassa e viceversa.

Un altro punto delicato è la selezione del periodo di calcolo: quale scegliere? 10, 20, 50, 200 unità di tempo? Non ci sono regole e ciascuno dovrà fare la propria analisi.

Inoltre, sulla inversioni di mercato, le medie possono aver bisogno di tempo per individuare la nuova tendenza. Una soluzione è quella di utilizzare delle medie su degli orizzonti di tempo brevi o diversi e utilizzare degli incroci medi.

Per tutte queste ragioni, di solito si associano le medie mobili a degli altri indicatori, come gli RSI e le bande di Bollinger, al fine di confermare le tendenze e i segnali si acquisto o di vendita. 

Ultimo aggiornamento il 28/12/16

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